sabato 30 aprile 2011

LE ASSOCIAZIONI PORTOCERESINE

Le Associazioni costituiscono un elemento fondante della vita sociale dell’individuo tanto da trovare tutela anche da parte della Carta costituzionale.
A Porto Ceresio le Associazioni sportive e ricreative hanno da sempre svolto un ruolo centrale nella vita dei Portoceresini, sia come enti promotori di eventi e attività, sia come centri di aggregazione e integrazione  per tutte le “genti” che, nel corso degli anni, si sono trasferite da altri luoghi d’Italia. È così sorta una pluralità di associazioni culturali, sportive, ricreative (tra cui ricordiamo la Pro Loco,la  Pol. Ceresium Bisustum, la Canottieri, l’Unione Ciclistica, il Gruppo Gege Sormani, la Famiglia Ceresina e il gruppo Alpini) che rappresenta ed ha rappresentato uno dei motori trainanti della vita collettiva di Porto Ceresio.
Non bisogna nascondere, però, come spesso tali realtà trovino sul loro percorso parecchi ostacoli di natura economica e organizzativa che rischiano di fiaccarne lo spirito. Ci riferiamo ad esempio, al cambio generazionale che molte di queste non hanno avuto o faticano ad avere e alle difficoltà che le stesse  hanno nel riuscire ad ottenere  contributi da soggetti pubblici o privati.
La lista “GIOVANI per RIPARTIRE”, consapevole  in primo luogo della funzione di crescita umana, sociale e culturale che le associazioni rivestono, ha pensato di proporre alcune idee:
1)      l’istituzione di una figura  ad hoc, ovvero di un consigliere comunale con delega proprio alle associazioni. Tale figura si occuperà di fare da referente per tutte le associazioni del territorio, cercando di coordinarne i rapporti e raccogliendone le istanze;
2)      la creazione di una sorta di consulta delle associazioni, dove le stesse potranno partecipare con un proprio rappresentante e, insieme al consigliere delegato di cui sopra, tratteranno tutti i temi che le riguardano.
Da ultimo, vorremmo, per favorire una maggiore responsabilizzazione delle associazioni e per evitare inutili divisioni campanilistiche tra loro, senza intenzione di offendere nessuno e senza pretesa di imporre nulla, cercare di introdurre “l’obbligo di reciprocità”. Con tale espressione,  forse un po’ brusca nella forma, si intende spingere le associazioni che ricevono e riceveranno un contributo economico dal Comune a collaborare maggiormente; più precisamente l’obbiettivo della reciprocità dovrà concretizzarsi in modo che ciascuna associazione partecipi, in maniera attiva, secondo le modalità ed i tempi che riterrà opportuno, almeno una volta all’anno, ad un evento organizzato da una delle altre associazioni.    

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